Baladi, la danza tradizionale del popolo egiziano
Tra gli stili della danza orientale il baladi è famoso almeno quanto il raqs sharqi.
Baladi e sharqi si contrappongono e si integrano: tanto lo sharqi è prezioso, volteggiante, ricco di abbellimenti e di movimenti nello spazio, quanto il baladi è “terreno”, ben ancorato a terra, fatto di piccoli movimenti di bacino e di anche e di pochissimi movimenti di braccia.
Baladi significa letteralmente “del mio paese” e porta con sé un significato molto positivo, di forte identificazione emotiva. Il baladi è una danza popolare urbana, che nasce e si sviluppa al Cairo dove, all’inizio del Novecento, si trasferisce moltissima gente dai villaggi o da altre città dell’Egitto, in cerca di lavoro. Dunque ciascun abitante del Cairo porta con sé le proprie tradizioni e le va integrando a quelle altrui: è così che nelle feste, nei matrimoni soprattutto, nasce e si definisce il baladi, un modo piuttosto spontaneo e diretto di danzare.
Le caratteristiche principali di questo stile sono: i piedi ben ancorati a terra, a differenza dello sharqi, che ha mutuato dalla danza classica occidentale molti passi sulla mezza punta. Il baladi è fatto di piccoli, quasi impercettibili movimenti circolari del bacino e delle anche, che accompagnano anche i piccoli spostamenti nello spazio.
Le braccia non disegnano ampi abbellimenti: tengono per lo più la posizione, e le mani sono tendenzialmente ferme e piatte, a meno che non stringano le sagat per accompagnare gli altri strumenti musicali.
In generale, possiamo dire che il baladi è uno stile allegro, giocoso, che esprime il piacere di danzare insieme in una festa: possono esserci anche dei momenti da solista in un pezzo baladi, ma in genere poi la danzatrice si ricongiunge al resto del gruppo e la festa continua.
L’abbigliamento della danzatrice in questo stile è molto semplice e quotidiano: una tunica, più o meno ampia, con degli spacchi laterali da cui possono uscire le gambe oppure dei pantaloni a sbuffo, una fascia a mo’ di cinta attorno ai fianchi e un foulard in testa completano la figura. Come si può immaginare, i movimenti devono essere ben marcati per risultare visibili sotto un abbigliamento così coprente.
Con baladi non si intende solo uno stile della danza del ventre, bensì anche la forma musicale che lo accompagna. È un genere musicale che si definisce al Cairo intorno agli anni ’20 del Novecento e mescola strumenti della tradizione come le tabla, il rabab (violino arabo) e il nay (flauto) con altri mutuati dalla musica occidentale, primo fra tutti la fisarmonica. Di solito il pezzo comincia con un taqsim o improvvisazione dello strumento solista, cui segue uno scambio tra il medesimo strumento (che spesso è la fisarmonica) e la tabla, finché non intervengono anche gli altri strumenti, dapprima lentamente e poi sempre più vivaci verso un finale energico e scoppiettante.
Ma nella musica araba per danza con baladi si può indicare anche un ritmo ben preciso, il cui nome tecnico è masmoudi saghir: a questo ritmo si abbinano alcuni passi in particolare, primo fra tutti il passo della cavigliera.