Danza Espressiva Araba®

La Danza Espressiva Araba® non è uno stile della danza del ventre ma una vera e propria tecnica messa a punto all’interno del Teatro dell’Arcano di Firenze dal 1984 a oggi, grazie a Roberta Bongini, Kassim Bayatly e Gaia Scuderi.
Questa tecnica si fonda su solide basi di partenza, che si rifanno alla danza in genere, anzitutto alla danza classica. Ogni lezione parte dunque da un robusto riscaldamento con una parte di sbarra a terra, per proseguire poi con lo studio dei movimenti tipici della danza orientale.

Gaia Scuderi - La danza orientale

Gaia Scuderi – La danza orientale

Fino a qui, dunque, la “danza”, in genere, anche occidentale, accademica, e la componente “araba”, tipica della danza del ventre. Ma perché “espressiva”?
Con questo aggettivo non si fa riferimento a una mimica del danzatore o all’espressione di una particolare emozione, bensì ci si richiama al lavoro del grande coreografo e teorico della danza teatrale Rudolf Laban, che all’inizio del Novecento approfondì lo studio del movimento, del gesto nella danza e della sua relazione con lo spazio.
Da qui si parte per un lavoro che va verso il teatro danza, uno studio che lavora sui simboli, sui messaggi e sui contenuti per arrivare all’espressività, alla forma della danza.
Così, infine, dopo uno studio rigoroso e solido della tecnica, che parte dalla danza classica e attraversa la danza moderna e contemporanea dell’Occidente per arrivare alle forme espressive dell’Oriente, ciascuna danzatrice potrà trovare un proprio stile, diverso per ciascuna perché a stretto contatto con il proprio modo di essere, ma per tutte altrettanto collegato alla consapevolezza della tecnica e della storia della danza, della musica araba e dell’anatomia del proprio corpo.

Roberta Bongini - La danza orientale

Roberta Bongini

Secondo Roberta Bongini “la danza offre una grande opportunità a chi la sa cogliere: l’opportunità di entrare a contatto con l’arte. È qualcosa che ti cambia la vita, se sei in grado di accogliere l’arte all’interno del tuo quotidiano. (…) Certo è qualcosa di abbastanza lontano dalla vita di oggi: non siamo più abituati ad ascoltare, a prestare attenzione, ad esempio, a un insegnante, ad ascoltarlo in silenzio… La danza insegna anche questo: la concentrazione, il silenzio. Insegna a ritrovare il contatto con se stessi, e a prestare attenzione e dare spazio all’altro.”

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