La danza del ventre e il ciclo mestruale
Tra i benefici psicofisici della danza del ventre c’è sicuramente quello che riguarda i giorni del ciclo mestruale: giorni in cui la danza può aiutare la donna a superare sia il malessere fisico che la difficoltà psicologica a condividere questa esperienza, a viverla in un contesto sociale.
Sul significato del ciclo mestruale è stato scritto tantissimo nei secoli, sia in positivo che in negativo.
Nella storia inizialmente era considerato come un potere esclusivo della donna di rigenerarsi, il sangue era creazione di vita, quindi la donna deteneva il potere della creazione, era in collegamento con la Luna, e con le altre donne della sua casa e del suo villaggio, per via della “sorellanza ovarica”. Il ciclo mestruale veniva considerato “sacro”, parola da cui deriva il temine Tabù, che oggi ha più il significato di “proibito”. Nei loro giorni di mestruo, le donne si allontanavano dal villaggio per riunirsi tra di loro, raccontarsi storie e leggende, predire il futuro, entrare in contatto con la propria intimità, meditare, creare, cantare.
Col tempo, la sacralità del ciclo mestruale viene soppiantata da un senso di vergogna, dal doveroso nascondere la propria condizione, addirittura il sangue venne associato alla stregoneria, e ciò che rendeva la donna magica e sacra, la rese sporca, impura e persino perfida strega.
Oggi cresciamo fin da bambine con l’idea che il ciclo mestruale, che dovrebbe essere accolto come una festa, sia in realtà una vera e propria scocciatura, e che se non ci fosse sarebbe meglio.
Le donne fanno di tutto per far finta di non avere “i giorni del ciclo”, sopprimendo questa potentissima risorsa di rinnovamento e forza creatrice che solo alle donne è data.
Se solo la società riconoscesse, come nell’epoca del culto della Grande Madre, l’importanza dei giorni del ciclo, allora le donne si sentirebbero libere di parlarne, riposarsi,condividere e sentire quei giorni come la libera espressione fisica della femminilità.
Come insegnante di danza orientale una delle cose che più ho notato come beneficio, su di me e sulle mie allieve, è come viene vissuto col tempo il ciclo mestruale. Sicuramente i movimenti dolci che la danza del ventre mette in atto sulla zona dell’utero e delle ovaie, funzionano come massaggio, e tonificano la muscolatura, rilassano gli organi, tanto da alleviare col tempo i dolori mestruali.
Ma a mio avviso c’è molto di più.
La danza del ventre ci avvicina alla nostra femminilità più profonda, ci fa riscoprire la femmina arcaica che vive dentro di noi, e ci fa accettare noi stesse, spingendoci a vedere in modo positivo spiritualmente e fisicamente.
Per questo vediamo molte danzatrici bravissime che sono molto lontane dall’ideale di bellezza della “modella occidentale”, perché questa danza rende bella e femminile ogni donna, con qualsiasi corpo, a qualunque età. L’emergere della nostra essenza femminile ci fa avere un rapporto migliore con tutti quegli elementi che ci rendono donne, e quindi anche con il ciclo mestruale.
Consiglio sempre alle mie allieve di non rinunciare alle lezione di danza del ventre nei giorni del ciclo, piuttosto di prendersi un giorno di riposo dal lavoro, per stare con noi stesse e meditare, o disegnare e leggere, o dedicarci a quello che più ci piace, ma la lezione di danza si offre proprio come una ricreazione di quello che era un tempo la riunione delle donne nel luogo dove sfuggivano ai loro doveri quotidiani, nel periodo del mestruo. Tante donne, un’unica passione, la danza, e movimenti sinuosi, dolci e morbidi che alleviano il dolore, in un’oretta da dedicare solo a noi stesse e alla nostra energia. Per quanto mi riguarda, trovo estremo sollievo negli shimmy, che con il loro movimento vibratorio che convoglia tutto verso la terra, mi danno la consapevolezza di sentire scorrere fluido il mio sangue, e questa fluidità mi fa sentire davvero più sana!!!
Vincere un tabù che è stato radicato nella nostra coscienza dalle nostre nonne e dalle nostre madri, che vivevano il ciclo come qualcosa da nascondere, è davvero difficile, ma abbiamo attraverso la condivisione della danza, una consapevolezza in più del corpo e dello spirito, che è uno strumento perfetto per fare nel nostro piccolo un passo verso un mondo più rosa, a misura di donna.
Scritto da Marika Suhayma