ATS, American Tribal Style
Gli stili della danza del ventre non sono soltanto quelli classici, cristallizzati nella memoria del passato: si tratta di una danza in continua evoluzione, che negli ultimi decenni ha sviluppato nuove forme di fusion, determinate dal contatto con culture differenti.
ATS è l’acronimo per American Tribal Style, una particolare fusion ideata da Carolena Nericcio nel 1987, che mette insieme passi e postura della danza orientale, degli stili popolari del Nord Africa con elementi mutuati dal flamenco e dalla danza indiana.
Con la sua compagnia Fat Chance Bellydance, Carolena Nericcio voleva contrapporsi a certe degenerazioni moderne della danza del ventre da cabaret, a un’immagine della donna e del corpo femminile come oggetto a uso e consumo del maschio.
Nell’ATS la danza è uno strumento di espressione della donna per le altre donne: c’è un’interazione costante tra solista e gruppo, o meglio: non c’è una danzatrice solista ma ciascuna componente del gruppo diventa, a turno, leader e guida le compagne con la sua improvvisazione.
Nascono così diverse formazioni possibili in cui le danzatrici possono disporsi sulla scena: in un triangolo, in un quadrilatero o in cerchio, e si sviluppa un vero e proprio codice che, attraverso segnali prestabiliti, permette a tutto il gruppo di prevedere quale sarà il prossimo movimento che la leader andrà a eseguire nella sua sequenza di improvvisazione.
Carolena Nericcio veniva da una formazione in danza orientale classica e racconta così l’ispirazione che l’ha portata a ideare questo nuovo stile: “il nostro stile si è sviluppato dal senso comune. Insegnavo alle mie allieve quello che avevo imparato da Masha (Archer, Ndr). Solo che io sono più muscolare, e ho interpretato i movimenti e i passi in questo senso. Li presentavo alle mie allieve, e dai loro feedback abbiamo elaborato un modo diverso di presentare il corpo.”
La fondatrice dell’ATS fa anche un parallelismo tra la sua personale esperienza e quella che ha portato alla nascita della danza orientale tra Nord Africa e Medio Oriente “mi è successa più o meno la stessa cosa che accadde ai gitani quando lasciarono l’India diretti in Nord Africa: portavo con me il senso di quel che ero abituata a fare, ma poi sono stata influenzata da altre musiche e da altra gente. Così, ho seguito la mia intuizione e ho creato un’arte a partire dai fondamenti che la mia insegnante mi aveva dato, per poi abbellirli con le nuove idee che andavo sviluppando.”
Una delle fonti di ispirazione di questa danza, secondo Carolena Nericcio, è stata proprio la vita di tutti i giorni: osservando la danzatrice sul palco lo spettatore dovrebbe trovare qualcosa di familiare nei suoi gesti, nei suoi atteggiamenti, in modo da provare una maggiore identificazione.
Il senso dell’American Tribal Style Bellydance dovrebbe essere mettere assieme tutto il meglio delle culture che rappresenta: l’esotismo, i ritmi suggestivi e i costumi provocanti dell’Oriente con l’abilità di danzare in pubblico e di stare su un palcoscenico che è propria dell’Occidente.