Danila e Kephaa, il ‘Duo Oriental’
È la coppia più applaudita della danza orientale in Italia: sodalizio artistico e grande amore quello che da anni unisce Danila e Kephaa, il Duo Oriental. Due artisti che provengono da una solida formazione classica: la Scala di Milano e il San Carlo di Napoli per lei, ancora la Scala e l’American Ballet Theatre di New York per lui. Poi, l’incontro con la danza orientale: una vera rivelazione, che li unisce ancora di più e consolida la coppia artistica che da anni calca il palcoscenico, in tutta Italia e non solo…
Danila: La danza orientale è entrata in maniera naturale nel mio percorso… Zaza Hassan ci ha fatto scoprire l’aspetto emotivo di questa danza, che ti fa scoprire l’intimo della danzatrice e della danza stessa pur restando legata alle origini, a una tradizione antica che non terminerà mai…
Kephaa: Mia nonna è di Tunisi, quindi la danza araba in qualche modo ce l’avevo nel DNA… Quando ho incontrato Danila abbiamo scoperto questa passione che ci univa: per me è stato anche un modo per mettermi in gioco, per superare i pregiudizi legati alla pratica della danza orientale da parte di un uomo… almeno nel nostro paese. La sfida era: danzare la danza orientale senza scadere nell’imitazione del femminile, rimanendo uomo in tutto e per tutto.
Così Danila e Kephaa sono oggi ospiti fissi ai maggiori festival nazionali, primo fra tutti Marhaba!
Kephaa: La collaborazione con Marhaba! è nata già con la prima edizione, che ha ospitato Horacio e Beata Cifuentes, due modelli fondamentali per noi. Non abbiamo potuto partecipare in quell’occasione, né l’anno dopo, perché Danila era incinta… Siamo stati invitati nuovamente a ballare al Noujoum Gala, abbiamo avuto la possibilità di studiare con Jillina e Raqia Hassan… e poi finalmente, con Marhaba! 7, siamo riusciti a portare a termine una collaborazione più completa, dai workshop al magnifico palco dell’opening gala, Qasr El Holom…
Danila: Di questo festival ci piace soprattutto il fatto che dà molto spazio agli artisti italiani. Non sempre si ha a disposizione un palco prestigioso su cui esibirsi…
Kephaa: Ci piace anche l’aspetto glam di Marhaba!, come lo propone Maryem… e ci piace sentirci a casa: Maryem e Shahinaz sono uniche, riescono a creare un clima senza competizione, di puro divertimento e condivisione dell’amore per la danza!
Oltre che artisti straordinari, entusiasti e generosi, Danila e Kephaa sono anche ottimi insegnanti e dirigono l’Oriental Academy a Palermo. Nel panorama ormai molto variegato della danza orientale in Italia, abbiamo chiesto loro come pensano che dovrebbe fare un’allieva a scegliere l’insegnante, il percorso giusto da seguire.
Danila: Un’allieva dovrebbe anzitutto capire come, perché si accosta alla danza… se è solo una questione di movimento fisico, io consiglio la sala del tapis roulant! La danza è soprattutto studio, deve essere un sacrificio che premia.
Kephaa: Sì, la danza deve essere un aspetto piacevole della vita, ma lo studio è serio. Per questo un allievo dovrebbe informarsi sul maestro che decide di seguire, capire che tipo di formazione ha. E penso che, da un punto di vista umano, sia giusto essere trasparenti, non ingannare le allieve: noi alle nostre proponiamo un percorso completo, e le accompagniamo passo passo, verso l’insegnamento o verso l’esibizione.
Danila: penso che oggi l’offerta relativa alla danza orientale in Italia sia veramente vasta, forse un po’ troppo. Forse ci sono troppe scuole ma anche troppi festival: si potrebbe pensare di creare un calendario nazionale, addirittura un comitato nazionale, in modo da dare il giusto spazio a chi valorizza la danza orientale italiana.