Danza Duende®: danzare la propria vita
Compenetrare vita e danza, danzare la propria vita e vivere la propria danza: è questo lo spirito di una delle tendenze più interessanti nel panorama contemporaneo della danza del ventre: la Danza Duende®.
La Danza Duende®, ideata da Yumma Mudra (Myriam Szabo), è un allenamento applicabile a linguaggi corporei diversi (ad esempio la danza orientale, gypsy ed i giri dervisci), che ci permette di trovare nel nostro spirito le fonti della forma e di scoprire il nostro potenziale intrinseco per lavorare su tutti gli aspetti della nostra vita. E’ la ricerca dell’autenticità nel movimento e nell’espressione personale per portare la vita nella danza e la danza nella vita.
Il Duende: cos’è?
Il Duende è una parola che evoca un momento di presenza autentica che si manifesta poeticamente attraverso un’espressione artistica. E’ un’esperienza che oltrepassa i concetti, la memoria e le proiezioni. Riunisce i testimoni della sua manifestazione come un magnete ed apre il loro spirito come la luce del sole si insinua in una grotta attraverso una breccia.
Il Duende non può essere afferrato, né appreso, né trasmesso. Non è definibile. Non dipende dalla tecnica né della destrezza degli artisti. Si manifesta spontaneamente, apre il cuore e scompare come è venuto.
Come invocare il Duende?
Rinunciando a lui. Rinunciando all’idea di sé come centro sistematico di ciò che percepiamo. Dandosi completamente, senza riserve, immediatamente, senza speranza e senza timore. Aprendo la nostra coscienza allo spazio, qui ed ora, senza riserve. Cioè abbandonando l’attaccamento cieco alla prospettiva dualista delle nostre percezioni ordinarie: io/altro, qui/lì, buono/cattivo, fuori/dentro, mostrare/osservare. Autorizzarsi ad essere ciò che si è, qui ed ora, al di là della speranza o del timore, in tutta libertà e senza forzature. Allenarsi a permettere alla bellezza naturale delle nostre sensazioni di fluire senza ostacoli e senza artifici mentali. Liberare i canali attraverso i quali la nostra esperienza interna invisibile/indicibile può manifestarsi verso l’esterno liberamente. Allenare il nostro corpo ad incanalare sensibilmente questo flusso.
Perché praticare la Danza Duende?
Per sé: per riconoscere e liberare le nostre qualità naturali come esseri umani, per coltivarle, condividerle e per vivere il nostro amore con poesia. Abbandonare il timore della libertà.
Per gli altri: ispirare la nascita/crescita/maturità di una società le cui motivazioni, l’ispirazione e le priorità sono coltivare la dignità, la bontà e l’intelligenza del cuore sotto tutti gli aspetti. Creare la gioia e la felicità attorno a sé grazie ad una chiarezza semplice, delicata e forte.
Struttura essenziale della Danza Duende
Benché sia impercettibile, impossibile da manipolare, il Duende è sempre latente in ogni situazione. Scoprirlo, è come aprire una finestra su un paesaggio infinito: dietro la parete, lo spazio e la luce sono sempre esistiti, ma non li vedevamo.
Se incontriamo spesso il Duende attraverso una disciplina artistica, abbiamo in mano le chiavi per estendere quest’esperienza agli altri aspetti della nostra vita: “Basta vivere come cantiamo, vivere come balliamo, vivere come cuciniamo”. Il Duende ci insegna l’atteggiamento che esso stesso ci richiede. Possiamo vivere il Duende. Possiamo allenarci a vivere con la porta aperta sullo spazio dove il Duende si spiega, lo spazio dove il Duende danza.
Metodi dell’allenamento Duende
Tutti i metodi della scuola mirano soltanto a creare situazioni che ci permettano di lasciare emergere le nostre qualità intrinseche di saggezza e di bontà. Queste qualità sono abili ed intuitive, ma la loro manifestazione richiede un senso assoluto di libertà, d’attenzione e di sensibilità. Un addestramento continuo ci permette di cambiare le nostre tendenze abituali per collegarci con questa dimensione. Dobbiamo cambiare prospettiva rispetto ai fenomeni mentali dualistici e guadagnare destrezza con il nostro corpo, con la nostra parola e con il nostro spirito per condividere facilmente questa visione senza aggressione e senza manipolazioni. Quest’addestramento comprende possibilità infinite di esercizi che si riferiscono alla creazione di situazioni nelle quali una o più delle esperienze seguenti sono messe in atto:
- LA LIBERTA’: Lo spazio ed il tempo senza ostacoli, qui ed ora. La prospettiva non duale delle nostre percezioni conoscitive.
- IL RIGORE: l’unione del ritmo e dell’armonia naturali, la salute fondamentale che dà l’energia necessaria per viaggiare sorge dalla vista profonda della natura.
- LA VIRTU’: le qualità intrinseche creatrici di gioia sono la base ed il risultato naturale della libertà che è possibile raggiungere grazie alla disciplina. Come i comportamenti avvelenati generano la sofferenza e la sofferenza condiziona l’ignoranza, la virtù non duale nutre una gioia incondizionata che produce naturalmente ancora più virtù.
[Da “Guida alla Danza Duende“ di Yumma Mudra (Myriam Szabo)]
scritto da Anastasia Francaviglia