Danza orientale o danza del ventre?
Tutta la storia della danza orientale è misteriosa, e il primo elemento soggetto a interpretazione è il suo nome. Danza orientale o danza del ventre? E di quale Oriente si parla, o perché ci si riferisce al ”ventre”, quando a muoversi sono i fianchi, il bacino, ma anche le braccia, il busto, le mani e i piedi, insomma tutta la figura?
“Danza orientale” è la traduzione italiana di raqs sharqi, il termine con cui in Egitto si definisce questo tipo di danza. L’Egitto è un po’ il paese di riferimento perché, grazie a un’industria cinematografica molto prospera, ha decretato il successo della danza del ventre anche al di fuori dei suoi confini nazionali. Ebbene: gli egiziani chiamano “Oriente” tutti quei paesi del mondo arabo che si sviluppano a Est, fino al Golfo Persico. “Danza orientale” indicherebbe dunque la danza delle popolazioni arabe che vivono tra l’Egitto e il Golfo.
Naturalmente si potrebbe obiettare che anche in Marocco si danza qualcosa che assomiglia molto alla danza orientale, o che lo stile Arabo Andaluso si è sviluppato cercando di ricostruire il tipo di danza che avveniva nelle corti della Spagna musulmana: ma si tratta di un nome indicativo, che appunto è nato in Egitto e di sicuro ha qualche limite legato alla cultura e alla storia della danza in questo Paese.
“Danza del ventre” è invece la traduzione italiana di Bellydance, o “dance du ventre”, i due termini con cui i primi viaggiatori europei che si recavano in Nord Africa nel corso dell’Ottocento chiamarono questo tipo di danza.
In un’epoca che in Europa era segnata dalla cultura Vittoriana e dalle sue restrizioni sessuofobe, è facile capire come l’elemento che più colpiva i viaggiatori e i soldati che ammiravano le danzatrici era il movimento del bacino, il ventre libero di contrarsi, di rilassarsi e di vibrare: da qui il nome “danza del ventre”, che di certo non rende giustizia alla complessità di questa danza, ma che forse rimane ancora oggi il più conosciuto e il più diffuso nelle altre lingue.
Bellydance pare abbia avuto fortuna anche per una certa assonanza con baladi, lo stile popolare della danza orientale che si ballava e si balla tuttora nelle feste, in famiglia, al Cairo come in tutte le città d’Egitto.
Bellissimo articolo! Complimenti! Adoro la danza del ventre e conoscerne la storia me la fa piacere ancora di più’!!!
- 12/03/2012grazie
Ambra
grazie a te! Sei la benvenuta! Se ti piace la danza del ventre sei sul sito giusto!!!
- 12/03/2012Buon divertimento 🙂
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