La danza del bastone: Saidi Tahtib o Raqs el Assaya
Tra gli stili della danza orientale che vengono dal folclore egiziano, il Saidi è forse il più famoso di tutti. Saidi significa “del Sa’id”, cioè di quella regione dell’Alto Egitto che si sviluppa intorno a città come Edfu o Luxor, lungo l’alto corso del Nilo. Saidi è il nome di un ritmo musicale ma anche della danza che si è sviluppata su questo ritmo, una danza che ha origini antichissime, come testimoniano alcuni geroglifici risalenti almeno al 2000 a.C.
Nelle piramidi sono state rinvenute raffigurazioni di un’antica arte marziale che gli uomini praticavano con lunghi bastoni: da quest’arte, da questa forma di combattimento si è sviluppata nei secoli una danza, che nella sua versione maschile ha preso il nome di tahtib, dal bastone di bambù che si utilizza per danzare.
Le regole della parte “marziale” del tahtib sono simili a quelle di vari altri combattimenti: il bastone non deve colpire ma solo sfiorare l’avversario; trattandosi di una danza, però, l’energia si scarica soprattutto verso il terreno, dando impulso a dei salti che sono la caratteristica principale di questo stile. Il bastone spesso viene roteato in aria e poi battuto energicamente a terra, segnando così anche il ritmo della musica.
La danza del ventre, come si è sviluppata nei cabaret all’inizio del Novecento e come è stata poi codificata per il palcoscenico dal maestro Reda e da altri coreografi, ha preso a prestito la danza con il bastone dal repertorio folcloristico e l’ha riadattata alle sue esigenze.
La versione femminile (ma anche quella in cui uomini e donne danzano assieme) si chiama Raqs el Assaya, ossia “danza del bastone”. Le donne danzano con il bastone dimostrando come potenza e femminilità possano andare d’accordo, abbinando cioè movimenti energici prettamente “marziali”, come i salti, ad altri più sinuosi e tipicamente femminili, come gli otto e i cerchi con il bacino: un po’ come avviene anche nella danza con la spada. Oppure, una donna può danzare Raqs el Assaya “scimiottando” la danza maschile, quasi per prendersi gioco di un certo concetto di virilità e aggressività: e allora la danza con il bastone diventa particolarmente civettuola, ironica, divertita e divertente.
L’abbigliamento nello stile Saidi è caratterizzato dalla tunica o galabeya: gli uomini la indossano sopra ampi pantaloni, mentre le donne ne indossano una più attillata, che mette in evidenza i fianchi e l’addome, e lascia le gambe libere di uscire dagli spacchi laterali. Sui fianchi le donne indossano sempre una cinta che ne evidenzi i movimenti e in testa un foulard, da cui escono grandi orecchini d’oro circolari, mentre gli uomini in testa portano un turbante.
Anche il bastone può variare: quello maschile è sempre una canna di bambù piuttosto spessa, mentre le donne possono usare o una semplice canna, se intendono interpretare uno stile più marziale, oppure, nelle versioni più civettuole di questa danza, possono scegliere un bastone ad uncino che spesso viene colorato e decorato con paillettes e strass per intonarsi alla tunica.
La musica che accompagna la danza con il bastone è scandita dal ritmo saidi, che però è molto diffuso anche nella musica araba moderna commerciale, la cosiddetta habibi music.
Nella forma musicale tipica per l’accompagnamento di questa danza, alle percussioni si accompagna il mizmar, che spesso inizia con un’improvvisazione solista. Dopo il taqsim dello strumento a fiato entrano le percussioni, con un ritmo molto pesante e ben scandito, che si abbina perfettamente ai salti tipici di questa danza.
Fantastico il saidi! lo adoro 🙂 una delle danze che ti trasmette tantissima energia e forza.
- 17/07/2016quì un video di un combattimento tahtib che ho visto visto dal vivo a Luxor – un esperienza favolosa
https://www.youtube.com/watch?v=NbG_p53IgnI