Marhaba!7 raccontato dalle organizzatrici Maryem e Shahinaz

Marhaba!, il grande festival di danza orientale di Roma, sta per concludersi, e noi abbiamo chiesto alle organizzatrici e direttrici artistiche, Maryem e Shahinaz, di raccontarci le loro impressioni su questa settima edizione.

Shahinaz: Siamo molto soddisfatte e tranquille, quest’evento è ogni anno più bello, ci sono tante persone che ci seguono e ci amano.
Maryem: il gran galà di apertura è stato eccezionale, c’erano un’energia e una sinergia dietro le quinte davvero speciali… forse abbiamo azzeccato la giusta combinazione degli artisti, forse è anche merito dell’esperienza maturata in questi sette anni, fatto sta che abbiamo sentito intorno a noi tanto calore e affetto, da parte del nostro staff, delle persone che hanno creduto in questo progetto e continuano a crederci.

Maryem Oriental Dancer @ Marhaba!7

Maryem a Marhaba! © Daniele Cinà 2012

Dopo il galà di apertura al Tetro Viganò di Roma, Qasr el Holom, la seconda serata ha visto in scena all’Hotel Helio Cabala di Marino Noujoum Galà, con vari ospiti nazionali e internazionali: dall’Austria, dal Venezuela, dalla Germania, quindi un intermezzo di open stage e, a grande richiesta, di nuovo il “dio del drum solo”, Zadiel Sasmaz, per poi terminare con un fuori programma: Asmaa Lafi e un grande omaggio al Marocco.

Nel frattempo, è già in preparazione Marhaba!8:

Maryem: Nel 2013 porteremo nuovamente in Italia Jillina, e poi il grande maestro Amir Thaleb che ha deciso di festeggiare con noi il suo decimo anno in Italia… Intanto, io e Shahinaz a maggio prossimo ce ne andremo in Argentina: con Angeles e Corel Cayunao è nata una bella collaborazione, per cui andremo a esibirci e a insegnare da loro, a Buenos Aires e in Patagonia.
Shahinaz: Questa edizione è stata davvero magica: con tanta serenità ed allegria… ed è così che dovrebbe essere il mondo della danza.

Shahinaz @ Marhaba! 7 ladanzaorientale.com

Shahinaz a Marhaba! © Daniele Cinà 2012

Per concludere, abbiamo chiesto alle due direttrici artistiche qual è il loro sogno nel cassetto.

Shahinaz: Io il mio sogno nel cassetto l’ho già realizzato da qualche anno, da quando sono stata invitata al Cairo da Raqia Hassan… Vorrei continuare così, approfondire ancora meglio il nostro rapporto con l’Egitto, che è l’origine di tutta la danza orientale.
Maryem: Sì, e magari potremmo portare Dina… ormai abbiamo portato tutti ci manca davvero solo lei!
A parte questo, un grande sogno sarebbe che le guerre nei Paesi Arabi e nel Medio Oriente avessero fine. È una grande limitazione, non si è liberi di viaggiare, di invitare artisti di quei paesi… è ora che arrivi la pace in quelle terre.

 

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